Le Acque minerali
Descrizione
L’acqua nel paese è abbondante e in quasi tutte le contrade ci sono fonti alimentate da sorgenti perenni. Il clima piovoso e la struttura geologica hanno favorito la formazione di fonti di acque minerali scoperte e valorizzate nel 1800. Non a caso, Valli del Pasubio è anche noto come “il paese delle acque minerali”, oltre ad essere uno dei pochi comuni veneti produttori ed imbottigliatori d’acqua.
La frazione di Staro, in passato conosciuta come stazione climatica, era rinomata per le sue sorgenti. La Fonte Reale, scoperta nel 1819, è situata nel versante nord del monte Rosario e a sinistra del torrente Bise, a 494 m. s.l.m. La sorgente di acqua acidulo-ferrosa, verso il 1870, passò al comune che si occupò dell’imbottigliamento e della vendita. In seguito fu venduta, e successivamente l’acqua fu convogliata nello stabilimento situato ai Gisbenti, attualmente di proprietà della ditta Norda.
La Fonte Virgiliana, sempre a Staro, situata nella Valle della Retta a 630 m s.l.m., prende il nome dal Prof. Virgilio Trattenero che l’ha analizzata nel 1862. Nelle sue vicinanze fu costruita una piccola pensione per lo sfruttamento delle acque curative dal sapore acidulo. La Fonte Jolanda, scoperta nel 1885 da Don Domenico delle Mese, fu intitolata alla principessa Jolanda di Savoia e si trova nella Valle dei Mori prima di giungere alla contrà Offiche (Staro). Era una bella fonte frequentata dai villeggianti, conosciuta per l’acqua ferruginosa e salutare. L’acqua minerale, filtrata ed incanalata, risulta ferruginosa e amarognola, oltre che ricca di bicarbonato di ferro, magnesio, potassio e sodio.
Ancora in attività è la Fonte Regina, scoperta nel 1911 dai coniugi Vittorio Gaicher e Maria Dalla Riva, e si trova lungo la strada che da Valli porta a Staro a 430m s.l.m. Fu dedicata alla Regina Margherita che venne a Staro e soggiornò presso l’Albergo Alpino. Si imbottigliava un’acqua minerale acidulo-ferrosa, piccante e gradevolissima.
Nel centro del paese si trova lo stabilimento della Fonte Alba, costruito alla fine degli anni sessanta. La sorgente, che sgorga alle pendici del Monte Alba, offre un’acqua oligominerale leggera e facilmente assimilabile dall’organismo.
Foto: Roberto Lorenzato