La sopressa di Valli del Pasubio
Descrizione
Da decenni la sopressa di Valli del Pasubio è sinonimo di qualità, tant’è che da oltre 50 anni si tiene ogni anno la Sagra della Sopressa organizzata dalla Pro Loco.
In virtù di questa lunghissima tradizione gastronomica, Valli è definito “il paese della sopressa”, oltre che delle acque minerali. Immancabile prima di un giro sulle meravigliose montagne del Sengio Alto o del Pasubio una sosta nei numerosi esercizi del posto che preparano deliziosi panini a base di sopressa, indubbiamente l’insaccato principe del vicentino.
La sopressa si presenta alla vista come un salame, dalle dimensioni variabili. Le sopresse più piccole misurano circa 20 cm di lunghezza e 8 cm di diametro; le più grosse possono raggiungere 50 cm di lunghezza e 12 cm di diametro. Il peso varia da 1 kg circa per le più piccole a 3-4 kg per le più grosse. I segreti del successo dell’insaccato erano e sono semplici: la scelta delle carni di suino provenienti da allevamenti selezionati e la lavorazione artigianale affidata alle mani di abili e sapienti norcini che si tramandano di padre in figlio i segreti del mestiere.
La qualità e la bontà del prodotto sono assicurate dall’utilizzo di tutta la carne del maiale e dall’impasto che contiene solo pepe e sale.
Grande attenzione viene data alla stagionatura (da 4 a 10 mesi circa, a seconda delle dimensioni dell’insaccato), che avviene ancora in cantine naturali rinfrescate dal clima particolare della Val Leogra. Il clima, inoltre, facilita l’amalgama della pasta e ravviva l’aroma che si manifesta ottimale dopo circa sei mesi.
Nel passato la sopressa era prodotta con carne di maiali allevati nelle varie contrade da contadini, che alimentavano i suini con: “scori”(siero residuo del latte dopo la coagulazione del formaggio), farina gialla cotta, patate e “mondigoli” (castagne arrostite).
Numerosi i produttori locali che a Valli continuano a portare avanti con maestria e passione questa attività secolare, di cui quattro seguendo il disciplinare comunale De.Co.