Prà della Tezza
Descrizione
Prà della Tezza è un luogo utilizzato fin dai secoli scorsi per la coltivazione delle viti, degli alberi da frutto e per il legname che qui era presente in abbondanza. La posizione rivolta a sud, per cui sempre esposta al sole, permetteva una buona produzione. Inoltre, per agevolare i lavori, erano state costruite delle masière, cioè dei muri a secco per sostenere il terreno e renderlo pianeggiante.
La mulattiera di Prà della Tezza era utilizzata anche come zona di passaggio e di trasporto della legna, della paglia e del fieno. Il termine Tezza (in dialetto tèsa), da cui questa via prende il nome, indica una struttura utilizzata per riparare, essiccare e immagazzinare i raccolti.
Nel corso di fine 1800 e per buona parte del 1900, questa strada veniva utilizzata dagli operai che dalla zona di Santorso e limitrofi si recavano al lavoro presso la Lanerossi di Piovene Rocchette.
LA LANEROSSI DI PIOVENE ROCCHETTE
Lo stabilimento della Lanerossi a Piovene Rocchette, chiamato “Rocchette 1”, aveva una capienza tale da ospitare 12000 fusi. Venne costruito nel 1869 sulla riva destra del torrente Astico. Progettato con un impianto architettonico tipico della seconda metà dell'Ottocento, presenta una serie di padiglioni (coperti da un soffitto a She) disposti a gradini secondo la conformità del terreno.
Ad oggi in abbandono, conserva comunque gli ambienti originari. Imponente è il locale termico, con enormi caldaie e impianti di depurazione, sistemato nel corso dei decenni e potenziato con la costruzione di una diga sul torrente, che permise di raggiungere una forza motrice di 2500 Hp.