Descrizione
Di proprietà della famiglia Miola dal 1862, ma esistente già dalla fine del 1700, è rimasta in funzione fino al 1969. La segheria, che si trova lungo il percorso “La via dell’acqua”, è sempre stata tenuta in un buon stato di conservazione ed è tuttora funzionante.
La denominazione alla veneziana è dovuta al fatto che questo tipo di impianti per ritagliare le tavole dai tronchi furono adottati dalla Repubblica di Venezia su modello di Leonardo da Vinci. Era un impianto complesso , azionato dalla forza idrica e sorgeva lungo i corsi che garantivano una sufficiente portata.
Lo stabile era formato da un basso edificio a pianta rettangolare ; il fianco più lungo , parallelo al corso d'acqua , era aperto in modo da consentire l'introduzione degli toppi da tagliare. Verso la valle era installata la ruota , fissata al massiccio albero di trasmissione , che entrava negli edifici. Sotto l'ambiente di lavoro si trovano altri due bassi piani:
- L'inferiore: ristretto limitato accoglieva il grosso albero e la biella , sottostante ad esso un altro piano appena sotto l'impalcato della segheria vera e propria , ospitava i meccanismi per il funzionamento della segha e del carro di avanzamento.
Di seguito si spiega il funzionamento della segheria: l’acqua tramite un canale precipita sulla ruota che posizionata su un albero trasmette il movimento all’interno dell’edificio. Un volano (puleggia) su cui è fissato un eccentrico viene collegato ad una biella in legno, trasformando il moto rotatorio in alternativo. Questo serve ad azionare un telaio verticalmente dove è fissata la lama della sega e a far avanzare lentamente il carro, su cui è posato il tronco, tramite una corda che si avvolge su un rullo in legno.