Passeggiata del Leogra
DURATA
DIFFICOLTÀ
DISLIVELLO
DISTANZA
Descrizione
Il punto di inizio del nostro percorso è piazza Falcone-Borsellino, nel centro di Schio. Da qui iniziamo la nostra passeggiata imboccando via Fusinelle, il cui ingresso è segnato da una scultura molto particolare, chiamata “la Porta Della Luce”, opera dello scultore Giancarlo Scapin. Alta 4 metri e mezzo rappresenta i due battenti di un portale, la cui caratteristica è di essere irregolari e sinuosi, a simboleggiare le varie e imprevedibili fasi della vita e in particolare il momento in cui passiamo dalle tenebre alla luce. Sullo sfondo, a limitare il lato destro della piazza, una riproduzione in scala del nostro paesaggio montano. Si prosegue poi diritti fino ad incrociare via Pasubio, che inizieremo a percorrere svoltando a sinistra. Dopo pochi metri, in prossimità di un grande parcheggio, possiamo osservare la più importante testimonianza della storia industriale scledense: la Fabbrica Alta. Questo è un grande edificio caratterizzato da una colorazione rossastra alto ben cinque piani. Voluta da Alessandro Rossi e costruita
alla fine del 1800 fu centro della produzione tessile scledense fino agli anni Sessanta, per poi essere definitivamente abbandonata negli anni Ottanta. Al momento è chiusa
tranne che per qualche evento particolare. Alla nostra destra, dopo qualche metro troviamo un’altra splendida testimonianza del passato di Schio, il Giardino Jacquard: questo splendido spazio verde, tipico esempio di giardino romantico risalente a fine Ottocento, fu voluto sempre da Alessandro Rossi. Prende il nome dall’inventore del telaio automatico Joseph Marie Jacquard e occupa una superficie di circa 5000 metri quadrati. Il giardino ospita numerose specie botaniche, delle grotte artificiali e addirittura un piccolo teatro. Proseguiamo e mantenendo la direzione ci immettiamo su via Rovereto; costeggiando la caserma Cella svoltiamo a sinistra in via Cardatori, che seguiamo anche all’incrocio successivo, attraversando al semaforo. Proseguiamo e ignorando altre deviazioni, incontriamo la laterale via P. Lioy sulla destra. Quest’ultima ci allontana dalla zona centrale di Schio e ci porta in un’area più tranquilla e aperta grazie alla presenza di qualche piacevole prato verde sulla sinistra. Procedendo sempre dritti per circa 700 metri troviamo un parco giochi provvisto di panchine e fontana, ideale per sostare. La strada si restringe e termina in un piccolo sottopassaggio che ci fa sbucare in via
Novegno. Proseguiamo fino ad arrivare all’incrocio con via Schio; siamo nella frazione di Pievebelvicino. Prendiamo la sinistra attraversando il ponte che oltrepassa il torrente Leogra e giungiamo quindi ad un incrocio; giriamo a destra, proseguendo per via G. Marconi e dopo l’aiuola, nel centro della strada, prendiamo a sinistra via G. Verdi che manteniamo, ignorando tutte le possibili deviazioni, per un lungo tratto fino a quando l’asfalto lascia spazio alla strada sterrata che ci condurrà in un sentiero verso un aperto e verde prato. Se preferiamo passeggiare all’ombra, prendiamo il sentiero parallelo entrando, sulla destra, nel bosco. Alla fine del prato incontriamo di nuovo la strada sfaltata in via Torreselle che imbocchiamo svoltando a sinistra. Al successivo bivio andiamo a destra e percorriamo tutta via Fontana fino alla chiesa parrocchiale di Magrè dedicata ai Santi Leonzio e Carpoforo. Da qui prendiamo la sinistra per via San Benedetto che incontra via Cristoforo Magrè fino a via Riva di Magrè e arriviamo all’alberato viale Trento e Trieste. Alla rotonda della Chiesa di Sant'Antonio Abate giriamo a sinistra, proseguendo fino alla successiva rotonda di fronte al Teatro Civico. Qui giriamo a destra in via Card. Elia Dalla Costa che ci riporta a piazza Falcone Borsellino.
testi ed immagini estratti da: Opuscolo "7 passeggiate Schio e dintorni" - realizzato da MetaItalia360 e Liceo Scientifico Tron - Schio